I dadi da gioco sono molto più di semplici strumenti: la loro storia è intrinsecamente legata all’umanità e alla cultura. Inizialmente, non erano solo meccanismi per il gioco, ma oggetti carichi di mistero e potere.
Le loro origini risalgono a tempi remoti: reperti in Egitto e Cina datano rispettivamente al 600 a.C. e al 2000 a.C.
In Italia, durante l’epoca etrusca, si trovavano dadi d’avorio ornati di lettere.
È affascinante come tali oggetti, inizialmente considerati divinatori, fossero talmente significativi da essere sepolti nelle tombe, forse per guidare l’anima nel suo viaggio oltre la vita terrena.
Con il passare del tempo, i dadi si sono trasformati in strumenti di gioco
I Romani li impiegavano principalmente per giochi d’azzardo, spesso associati al culto di Saturno. Curiosamente, a Roma, l’uso dei dadi era regolamentato: consentito soltanto durante i Saturnalia, i giorni dedicati al dio Saturno.
È incredibile come questo semplice oggetto abbia attraversato millenni, trasformandosi da strumento di profezia a uno per il divertimento e l’azzardo, portando con sé il peso di una storia ricca di significato e tradizione