HUNT – Un’ultima disperata caccia

Il vostro Ordine cavalleresco è spacciato:  da troppo tempo i rituali atti a rinvigorire la vostra fortezza e il vostro prestigio non vengono portati a termine. In questo momento solo il sangue di una leggendaria Bestia, nascosta nella temibile Foresta con cui il vostro ordine combatte da sempre, può salvare la situazione, ma non è una creatura facile da sconfiggere. Dovrete usare armi potenti, artefatti dimenticati da tempo immemore che una volta impugnati doneranno a voi potere, ma allo stesso tempo vi porteranno via qualcosa di molto caro. In questo gioco il potere si paga. E non si torna indietro.

 Bisogna anche fare i conti con la Foresta, che oltre a confondere i sensi annebbia la mente, mettendo alla prova chi si avventura tra i suoi rami meravigliosi e selvaggi.

Un’esperienza pensata per una sessione di gioco autoconclusiva, Hunt vi mette nei panni di cavalieri disperati, armati con oggetti difficili da gestire, alla ricerca di qualcosa che venderà molto cara la pelle. Il tutto con un sistema snello e una bella contrapposizione tra una prima parte tutta narrativa e una seconda, lo scontro con la Bestia, estremamente tattica.

Le Stat del gioco di Kit

Partecipanti: un narratore, da 2 a 4 giocatori.

Durata: una serata. E’ un gioco specificatamente studiato per una sessione singola.

Complessità: 1 spada

Cosa mi serve?: manuale, schede, cancelleria varia, una piccola griglia fornita sul manuale per il combattimento con la Bestia,  niente dadi.

Obiettivo: attraversare la Foresta e portarsi dietro le Armi dell’Ordine senza essere uccisi prima di arrivare dalla Bestia e ucciderla per salvare il proprio Ordine.

Genere: fantasy, cavalleresco, oscuro

Contenuti: dubbie scelte morali, natura ostile e selvaggia, grottesco, armi potenti e contraddittorie, cavalieri.

PRO

Semplicità: oltre che avere un sistema decisamente rapido e di facile apprendimento, il manuale aiuta moltissimo nella gestione del gioco, guidando passo dopo passo anche un narratore alle prime armi.

Controverso: non è la solita storia di cavalieri senza macchia, anzi, di macchie ce ne sono diverse. Le stesse armi che vengono impugnate (che dovrebbero essere armi sacre dell’Ordine), sono qualcosa di strano e di dubbia provenienza. Una storia che fa riflettere.

Esteticamente superlativo: il design del manuale è davvero eccezionale: colori azzeccati, stile grafico che varia a seconda delle sezioni, rimanendo sempre azzeccato all’argomento.

Sistema senza dadi: interessante la gestione delle statistiche con degli “utilizzi”. Ogni prova alla quale si vuole avere successo senza conseguenze costa la spesa di un punto statistica.

Molto semplice da capire, nessuna operazione matematica da fare.

CONTRO

Troppo stacco: tra la parte narrativa, che copre due terzi buoni della sessione, e quella tattica c’è molta differenza, sembrano due giochi distinti. Ho apprezzato molto il tentativo e devo dire che la prima parte è anche quella che ho preferito.

La griglia: sempre nella seconda parte, necessaria per l’utilizzo dei poteri, ne avrei fatto volentieri a meno, sostituendola con delle zone più approssimate.

Premere sull’acceleratore: è un gioco che rende bene se si entra in argomenti spinosi o rischiosi;  questo potrebbe dare qualche problema al tavolo, come tutte le volte che vengono fuori alcuni argomenti. Necessita di un po’ di cautela.

Parole piccole: sussurri, rampicanti, artigli, spiriti, artefatti malvagi, disperazione